Il Settore Funerario Innovazione e Digitalizzazione

alessandro rossi🧟‍♂️💭
2 min readJan 22, 2020
death market

Archivio, 2 maggio 2018, innovation intelligence e morte

A prescindere che il settore funerario è l’unico a cui, prima o dopo, tutti si approcciano, in Italia esso ha una filiera che muove 1,7 mld Euro, importante anche se inferiore agli altri paesi europei con popolazione quantitativamente simile. A differenza però degli altri paesi l’Italia ha una campana demografica strutturata in maniera tale da far prevedere, anche dal solo lato quantitativo, una sviluppo di mercato nei prossimi anni: i motivi sono la crescita demografica zero e la generazione baby boomer che inizierà ad estinguersi.

Il fattore chiave che si vuole mettere in evidenza, prendendo spunto da un articolo di The Economist, è invece quello qualitativo. Nel lungo periodo i clienti saranno i millennial e, come ricordato dall’articolo, i morti hanno due vite: una fisica, come materia, ed una culturale, come esseri sociali. Per i millennial l’essere sociale si identifica con l’essere social e, quindi, è bene vedere quali sono i trend innovativi nei paesi in cui essi, di abitudine, si manifestano prima del nostro.

La prima macro-tendenza è il salto dell’intermediario così come oggi inteso. Per meglio dire sarà la vendita dei servizi connessi al funerale che formerà il valore aggiunto per gli operatori di settore: per i fattori tradizionali dell’attuale processo funerario (l’hardware) è previsto l’acquisto diretto tramite marketplace, venendo così progressivamente a cadere l’abitudine (visto la circostanza) di affidarsi al professionista incondizionatamente e, soprattutto, senza contrattazione.

Questo deriva dalla seconda macro-tendenza: l’aumento esponenziale delle cremazioni (The Economist per l’Italia riporta il dato medio, molto basso ma non veritiero del trend complessivo, per i motivi ben espressi da Noedemos). Le connessioni innovative si riscontrano con riguardo la sostenibilità ambientale del processo crematorio e le soluzioni alternative alla semplice conservazione delle ceneri, o dell’urna, in un cimitero tradizionale.

Infine la dimensione social, dove il trend è il non-oblio digitale con tutto il relativo condimento tecnologico: dai cimiteri digitali, alle candele in codice QR sulle lapidi per leggere il profilo del defunto a quant’altro si possa immaginare.

Sotto un’ultima ottica, non riportata dagli articoli citati e che pare opportuno rilevare, non sembra esistere attualmente un servizio affidabile (anche a livello internazionale quelli esistenti non danno garanzie in tal senso o sono parziali) che consenta di disporre omnicomprensivamente il da farsi, dopo la morte, con riguardo la miriade di profili digitali che ognuno possiede.

Sign up to discover human stories that deepen your understanding of the world.

Free

Distraction-free reading. No ads.

Organize your knowledge with lists and highlights.

Tell your story. Find your audience.

Membership

Read member-only stories

Support writers you read most

Earn money for your writing

Listen to audio narrations

Read offline with the Medium app

alessandro rossi🧟‍♂️💭
alessandro rossi🧟‍♂️💭

Written by alessandro rossi🧟‍♂️💭

Innovation Intelligence Analyst| Meditator Zombie| Hikikomori White-Haired| Digital Borderline| Has A Black Hole Under The Pillow| A Bad Product Of💜Venezia🦁

No responses yet

Write a response