Innovation Intelligence: Utilizzo Militare Avanzato di AI Predittiva

Archivio, 20 aprile 2018, AI e predittivitĂ ad uso militare.
Lâutilizzo dellâintelligenza artificiale, AI, con finalitĂ predittiva in ambito di ordine pubblico è realtĂ operativa da molti anni: lasciando perdere la Cina, che è un mondo a sĂŠ e come tale verrĂ affrontato, soprattutto negli USA molteplici sono i dipartimenti che lâutilizzano. La ricerca massiva ora si sta spostando nel settore militare.
Con riguardo lâordine pubblico due sono i fattori caratterizzanti dove è ormai realtĂ quanto descritto in Minority Report: il territorio in cui si prevede potrĂ verificarsi un crimine e il comportamento pregresso del criminale come fattore prodromico di future azioni, siano esse di natura delittuosa od anche comportamentale post-delitto (libertĂ su cauzione, modalitĂ e tempi di reiterazione eccetera). Ad onor di cronaca uno dei primi tool utili allo scopo fu elaborato dagli italiani di Semeion, eccellenza nostrana nellâambito delle reti neuronali, nel 2004 (!) con finalitĂ territoriali per Scotland Yard.
Tornando al militare, se si vanno a vedere i progetti DARPA nessuno è esente dallâavere lâAI come componente. Quello che emerge invece da un paper di marzo dellâUniversity of Virginia School of Law, ad opera di Ashley Deeks, è che la finalitĂ della ricerca sta ampliandosi dalle applicazioni sulle armi, quindi tecnico-sensoriale (IOT), alle applicazioni sui comportamenti del nemico, quindi tattico: da qua il link con i tool a disposizione dei dipartimenti di polizia.
Il programma DARPA di punta è COMPASS (Collection and Monitoring tramite Planning for Active Situational Scenarios). Esso è finalizzato alla predittivitĂ in contesti di guerra ibrida ed asimmetrica, determinando le intenzioni del nemico inerenti al dove/come/quando con lâobiettivo di fornire ai decisori le risposte adeguate. Non si tratta di analisi formulate esclusivamente per scenari di combattimento armato e la tattica può essere modulata anche per gruppi eterogenei di riferimento, seguendo e sviluppando i principi di apprendimento che hanno portato allâutilizzo dei predittivi a scopo pre/post-crime.
La professoressa Deeks nel suo paper mette in atto unâattenta analisi multidisciplinare che, partendo dallâevoluzione tecnologica, va a toccare anche i temi della trasparenza operativa delle scelte la quale, a differenza dellâordine pubblico, nel militare potrebbe rivelarsi alquanto opaca.
Nellâintelligence IARPA sta facendo altrettanto, e di questo ce ne occuperemo a parte prossimamente, mentre sarĂ interessante seguire la traslazione alla corporate intelligence: essa, giĂ in essere in contesti quali SOCMINT e financial, promette grandi sviluppi negli ambiti operativi mono/pluri-funzionali.