Instagram, Fake Follower e Nano Influencer

Archivio, 11 novembre 2018, SOCMINT e modelli di influenza
È un po’ di tempo che l’ecosistema Instagram rivela un’insofferenza crescente dovuta al proliferare di fake follower. Le problematiche SOCMINT colpiscono da un lato i brand: essi affidano le loro campagne ad influencer che risultano taroccati, in funzione dei falsi follower che si annoverano nelle loro file, vanificando in questa maniera le risorse impiegate. Con ottica opposta gli stessi influencer vedono crescere i propri follower in maniera molte volte fasulla, con la conseguenza di dover affrontare il calo della propria reputazione.
Il fenomeno è l’effetto dell’arrivo anche in Instagram dei bot e della convenienza di molti utenti a convertire il proprio account in bot, in questo ultimo caso con lo scopo di monetizzare la presenza nel social. Per la problematica esistono contromisure appropriate che si consiglia, sopratutto ai brand, di adottare in via preventiva in fase di pianificazione operativa delle campagne.
Una conseguenza della situazione è l’utilizzo strategico dei nano influencer relativamente ai segmenti di mercato che trattano il B2C sui beni di largo consumo. I nani sono gli account che hanno dai 1.000 a 10.000 follower e che quindi possono essere meglio controllati e che, all’apparenza, risultano più genuini in termini di seguaci. Essi, che si prestano ad azioni chirurgiche di penetrazione differenziate geograficamente, sono quasi sempre retribuiti in prodotti e non con denaro.