Competitive Intelligence: Fare StartUp in Italia

Archivio, 16 ottobre 2017, innovation intelligence e la difficoltà di fare start-up in Italia
Fare startup in Italia non è facile. Nonostante gli strombazzamenti (originati da coloro i quali, per un motivo o per l’altro, hanno interesse a farlo) che mediaticamente imperversano, se qualcuno, soprattutto giovane, ha un’idea di business e la vuole mettere in pratica nel nostro paese non ha vita serena: se possiede un minimo di cognizione di causa, la serenità va a cercarla all’estero.
Processi burocratici fintamente resi fluidi da una digitalizzazione procedurale di facciata, assenza di supporto strutturato e strutturale al neo-imprenditore ma, soprattutto, la mancanza cronica di investitori in nuove idee è quello che maggiormente differenzia l’Italia dagli altri paesi.
L’attività di scouting permette di riscontrare il calvario sul campo, incontrando da una parte gli innovatori e, dall’altra, coloro ai quali piace scommettere conoscendo già i numeri estratti: non è né un problema di persone, né di entusiasmo e tantomeno di mancanza di idee ma di mentalità. Quest’analisi di Paolo Bottazzini conferma ed avvalora l’opinione espressa attraverso i numeri.